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In tutte le attività motorie i piedi svolgono un ruolo importante poiché sono proprio loro che ti permettono di caminare, correre, saltare, arrampicarti, in un susseguirsi di passi e di appoggi.

I piedi rimangono sempre rigorosamente confinati, anzi imprigionati in calzature che ne limitano i movimenti. 

L’attività motoria magari è l’unico momento della vita quotidiana in cui i tuoi piedi sono un pochino più liberi. Presumo che in allenamento fai uso di scarpe da ginnastica ergonomiche e confortevoli. 

Anche in casa ha l’abitudine di intrappolare i piedi all’interno di ciabatte o pantofole? La maggior parte delle persone lo fa!

Mai un momento di libertà, mai un attimo in cui il piede nudo si possa muovere a contatto con il terreno. 

“Non stare scalzo altrimenti ti viene il raffreddore!” “Metti le ciabatte che fa freddo e ti si gelano i piedi”. Non sei mai stato ripreso in questo modo quando eri piccolo o adolescente? 

I piedi nascono liberi ma molto presto vengono messi sotto sequestro e vi rimangono per tutta la vita. 

Eppure i piedi ti possono dare una lettura importante sul tuo livello di benessere poiché dai piedi, da come li appoggi, e dalla modalità con cui cammini si può delineare il giusto assetto del bacino, delle anche, della colonna vertebrale.

Se il piede è libero di muoversi e di adattarsi alla variabilità del terreno trasferisce lungo le catene cinetiche delle informazioni di lavoro corrette. Difficilmente possono essere la causa di mal di schiena o problemi alle grandi articolazioni.

Se invece passi tutto il giorno con il piede incorniciato in una bella scarpa alla moda, elegante, ma tremendamente scomoda, le informazioni che corrono lungo le varie fasce muscolari sono di tensione e affaticamento causando una vasta gamma di disturbi.

E pensare che i nostri antenati non avevano bisogno di scegliere tra il tacco 12 o un paio di Chanel. Milioni di anni fa l’uomo girava scalzo in ogni momento, con la pioggia o sulla neve, quando cacciava o quando lottava. 

Il piede ha la funzione di ammortizzare il peso del corpo sia nella statica che nella dinamica. 

Proprio per questo suo compito di attutire il carico proveniente dall’alto l’anatomia del piede è molto complessa: 26 ossa connesse a 33 articolazioni e avvolte da una miriade di tendini, legamenti, muscoli e terminazioni nervose.

Ad ogni appoggio le articolazioni del piede permettendo lievi movimenti che si adattano al terreno che stanno percorrendo. Se queste articolazioni sono mobili ed elastiche il piede ti permette lo scarico del peso del corpo ed il tuo passo si sviluppa in modo sicuro e fluido. Al contrario se tali strutture sono rigide il tuo piede diventa un blocco di cemento con il pericolo continuo di lesioni.

Nelle mie lezioni di yoga non mancano mai i momenti dedicati alla mobilizzazione dei piedi con movimenti al massimo delle loro possibilità. Non c’è momento dell’anno dove permetto ai piedi dei miei allievi di cedere alla pigrizia: nella stagione invernale lavorare sui piedi ne facilità il loro riscaldamento e quindi la profusione di sangue alle più remote parti del tuo corpo.

In estate stimolare i piedi favorisce la dinamicità dei fluidi, impedisce le stasi di sangue e da beneficio alla circolazione di ritorno. Se i tuoi piedi sono stati segregati nelle scarpe tutto il giorno appena li inciti al movimenti sono talmente intorpiditi che puoi avvertire fastidio, tensione e rigidità.

Una sufficiente mobilità dei piedi la ottieni solo con l’esercizio costante e mirato, con il camminare di più scalzo quando ne hai la possibilità e soprattutto vestendo i tuoi piedi con scarpe incredibilmente confortevoli. 

Se dai uno sguardo ad una visione meno anatomica ma più olistica, scopri che i piedi rappresentano il tuo radicamento, il tuo essere presente nel tuo vivere quotidiano.

In parole forse più comprensibili significa vivere sempre il qui ed ora. 

Quando invece stai facendo un’attività ma con la mente sei altrove, le tue energie si spostano verso l’alto, inondando la testa di pensieri e chiacchiericcio mentale. Il capo diventa caldo ed i piedi freddi poiché in basso l’energia scarseggia.

Se osservi una mappa di agopuntura trovi un sacco di punti codificati sul dorso e sulle parti laterali del piede. Questo ti fa capire come l’energia vitale si possa bloccare nei meandri delle numerose articolazioni del tarso, metatarso e falangi e che quindi sia necessario “pizzicarli” con l’ago o con terapie manuali per liberarli dalle stasi energetiche.

Alle estremità delle dita dei piedi ci sono i “Punti Pozzo” cioè le porte d’ingresso e di uscita dell’energia che scorre nei meridiani. Questi ultimi scorrono lungo gli arti inferiori, i paravertebrali fino ad arrivare alla testa. Ecco perché rimettendo a posto i piedi puoi dare beneficio al mal di testa, al dolore cervicale, all’insonnia.

Ogni singola parte del corpo è interconnessa con il tutto, con le altre strutture anatomiche, con la mente e con le emozioni. 

Io trovo tutto questo incredibilmente affascinante!

Quindi… il mio consiglio è… dai movimento ai tuoi piedi, mobilizzali  fino alla “nausea”, massaggiali come se non ci fosse un domani, stropicciali al limite delle loro possibilità. Le altre parti del tuo corpo fisico, mentale ed emozionale ti ringrazieranno moltissimo.

Togli le scarpe ed inizia il lavoro senza dimenticarti di farmi sapere come va!

Luigina Fortis

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