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Ridendo e scherzando sono ormai giunta alla soglia dei sessanta e comincio a farmi domande sempre più insistenti sulla vecchiaia, sulla morte, sulla qualità della vita. 

La mia professione nel corso degli anni ha preso la direzione della prevenzione attraverso lo yoga, lo shiatsu, la respirazione oltre ad interessarmi di tutto ciò che comporta il benessere a 360°. 

Siccome ho una figlia ancora in tenera età il mio desiderio è quello di crescerla bene ed essere presente nella sua vita nel corso del tempo. Voglio essere un aiuto nel suo futuro non certo un peso. Dico sempre, con caparbietà, che desidero vivere bene e a lungo per poter accudire i miei nipoti. 

Questo per me non è solo un sogno ma è un obbiettivo a cui tendo con tutte le mie forze. 

Sono consapevole però che nella vita nulla venga regalato e che per ottenere una cosa sia necessario lavorare ed impegnarsi. Non esiste ancora la pillola magica che faccia scomparire le magagne dell’età e cancelli i segni dell’invecchiamento. 

La prevenzione è l’arma migliore per procedere lungo il cammino della vita e, per prevenzione intendo tutte le strategie e le azioni da fare per mantenersi sani sia nel corpo che nella mente. 

Io non potrei parlare d’altro che di movimento o di respiro o di shiatsu poiché sono i miei campi d’azione e di conoscenza. In questo articolo dedico la mia attenzione solo al movimento, poiché se dovessi argomentare anche di respiro o di shiatsu quest’artico diverrebbe un lungo poema.

Molti studi affermano l’importanza del movimento come antidoto all’invecchiamento precoce, tuttavia credo che non ci sia una sufficiente informazione rispetto a questo concetto. Quando invece l’informazione arriva, scivola da un orecchio all’altro alla velocità della luce come se il consiglio si riferisse a qualcun altro.

Hai mai sentito parlare di sarcopenia? 

La parola deriva dal greco e significa perdita di carne; in parole più umane si intende la perdita della massa muscolare con conseguente diminuzione della forza, della tenuta, e del rendimento di tutto l’apparato muscolare. Questo è il motivo per cui le persone anziane hanno difficoltà a muoversi e a compiere gesti di normale amministrazione come alzarsi dalla sedia e fare due passi. I loro muscoli non ce la fanno più! 

Inoltre i muscoli non servono solo per camminare o correre ma sostengono la colonna vertebrale contribuendo alla tenuta della postura e della posizione eretta. Ecco perché la figura di alcune persone anziane risulta ingobbita e piegata in avanti.

Muscoli più assottigliati e deboli sono un pericolo costante di cadute e di fratture.

Questa diminuzione della massa muscolare inizia dopo i 40 anni con una riduzione di circa l’8%. Verso i 75 anni puoi avere il dimezzamento delle fibre muscolari. Poi ogni anno che passa toglie un altro 2% e così via in una inesorabile escalation verso l’invalidità. A peggiorare questo quadro ci sta il fatto che il nutrimento destinato ai muscoli cioè il glucosio si trasforma in grasso poiché trova meno fibre muscolari da sfamare. Il corpo aumenta di peso gravando sulle articolazioni e sul rendimento cardiaco.. Spesso compare il diabete ed altre condizioni patologiche che peggiorano sensibilmente la qualità della vita. 

Alcuni medici usano il termine di sarcopenia come sinonimo di vecchiaia! Però se questa “vecchiaia” è già ad uno stato avanzato a cinquant’anni…. Bhe, non va mica bene!!

Ti starai chiedendo se puoi fare qualcosa in merito? Se puoi intervenire in qualche modo per rallentare questa degenerazione?

Certamente!! Con un po’ di impegno hai la possibilità di rallentare questo processo e migliorare la qualità di vita. 

Se interroghi gli studiosi e leggi qualche studio sulla sarcopenia scoprirai che le due principali cause sono:

  1. Carenza di aminoacidi nella dieta (dieta povera di proteine)
  2. Mancanza di attività fisica.

Per ciò che riguarda il primo punto ti consiglio di dare un occhio alla tua dieta chiedendo aiuto ad un nutrizionista.

Per la questione del movimento invece posso darti qualche dritta. 

Una buona attività fisica deve contenere:

  • Una fase tranquilla di riscaldamento generale dove sia i muscoli sia l’apparato cardio respiratorio si attivano e si preparano per gli sforzi più impegnativi.
  • Una parte dove si mobilizzano le articolazioni raggiungendo e talvolta oltrepassando il loro limite di escursione.
  • Stimolare la forza muscolare sia con contrazioni isotoniche che isometriche. 
  • Lavorare sempre in aerobia (presenza di ossigeno) che in parole semplici significa respirare correttamente e restare sotto la soglia anaerobica. 
  • Dedicare una parte al defaticamento muscolare o rilassamento.

Questi parametri in mano ad un buon professionista creano un’ottimo lavoro per mettere la sarcopenia ancora per un po’ nel cassetto.

Siccome so che le persone (magari anche tu fai parte di questa categoria) cadono sovente nella pigrizia facendosi scoraggiare dal cattivo tempo, dall’ora solare, dall’aver mangiato troppo o troppo poco, dall’essere di cattivo umore, ecc… allora consiglio di prendere in considerazione questi fattori:

  • Dedicati ad un’attività che ti piace e che tu possa praticare regolarmente. 
  • Sii consapevole del fatto che quando fai attività fisica stai facendo un gran bene al tuo fisico e alla tua mente.
  • Esci dal concetto della prestazione ma entra nell’ascolto di te stesso per capire fino a dove puoi spingerti.
  • Sfrutta l’attività scelta per imbastire relazioni con gli altri. (due chiacchiere ed un caffè in compagnia ci stanno sempre bene). 

A tutta questa roba aggiungi le cose, le persone, gli hobby, le situazioni, gli eventi che ti trasmettono gioia e soddisfazione.. 

Invecchiare non fa schifo ma è un privilegio! Invecchiare bene e in armonia è un’arte!  

Come conclusione ti lascio una bella frase di Romano Battaglia:

“Il segreto che permette all’uomo di non invecchiare è quello di rimanere semplice e avere la capacità di scoprire un mondo anche in un granello di sabbia.”

Lascia nei commenti il tuo punto di vista e racconta come vivi il pensiero di invecchiare.

Luigina Fortis

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