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Per ottenere risultati incredibili nello sport e portare a casa titoli mondiali ed olimpionici è necessario sviluppare nell’atleta tutte le sue qualità fisiche che vanno dalla velocità alla resistenza, dalla scioltezza articolare alla forza, dalla coordinazione alla concentrazione in percentuali diverse a seconda della disciplina. Ma a monte di tutto ciò l’apparato muscolo-scheletrico, l’apparato cardio-respiratorio devono funzionare perfettamente poiché devono dare il massimo.

Come alimenti tutto questo sistema? Che carburante è necessario dare all’atleta per infrangere tutti i record?

I macronutrienti nelle giuste quantità e proporzioni (carboidrati, grassi, proteine), micronutrienti mirati e specifici, (Vitamine, sali minerali, enzimi) e per ultimo, ma non ultimo per importanza, l’ossigeno. 

L’ossigeno è citato per ultimo, ma in verità è l’ingrediente principale!

L’organismo dell’atleta deve avere il rendimento di una Ferrari testa rossa!  

La Statunitense Sanya Richard-Ross vinse i 400m piani alle Olimpiadi di Londra nel 2012. La notizia che balzò alla cronaca era la particolarità della sua corsa: durante tutta la gara mantenne la bocca chiusa respirando solo con il naso a differenza delle sue colleghe in pista. Quando fu intervistata confessò che seguiva il metodo di respirazione Buteyko da circa 8 anni. Dichiarò inoltre che poco tempo dopo l’inizio del suo riaddestramento  respiratorio guarì da una malattia autoimmune, la sindrome di Behçet, una forma rara di vasculite cronica e sistemica che nel corso degli anni le rese difficoltoso anche l’allenamento. 

Sanya Richard-Ross

Tutto questo per dire che anche chi fa sport agonistico ad alti livelli può respirare nel modo più fisiologico possibile utilizzando il naso anziché la bocca.

Ma gli atleti sono una razza a parte poiché il loro primo obbiettivo è la prestazione. 

Mancano di pazienza e vogliono ottenere i risultati subito. Applicare la respirazione nasale e quindi ridurre l’iperventilazione, comporta tutta una serie di adattamenti da parte dell’organismo partendo proprio dalla cellula. Il sistema muscolare ha bisogno dei suoi tempi ma talvolta questa tempistica non coincide con il calendario agonistico. Ecco che l’atleta si stufa alla velocità della luce, rinuncia a cambiare abitudini respiratorie e prosegue per la sua strada. 

Se invece tu vuoi fare sport per sentirti bene a prescindere dalle medaglie e dai trofei allora l’allenamento aerobico dovrebbe avere la tua massima attenzione. 

Se il tuo obbiettivo è fare attività fisica perché hai bisogno di muoverti e compensare le ore passate alla scrivania, allora un riassetto respiratorio è quello che ti ci vuole. Applicare la respirazione corretta al movimento gioverà oltremodo alla tua mente e ridurrà il tuo livello di stress. 

Vuoi un po’ di chiarezza sui sistemi di produzione di energia a livello dei tuoi muscoli? Allora fai bene attenzione così puoi adottare subito alcune strategie quando ti alleni.

Nel sistema aerobico la formazione di energia a livello cellulare viene garantita dall’utilizzo di tutti i macronutrienti che si uniscono alle molecole di ossigeno. Questo legame produce energia, acqua e anidride carbonica. Quest’ultimo elemento importantissimo, la CO2, fornisce al tuo organismo la propulsione per far approdare l’ossigeno direttamente all’interno della cellula come insegna il famigerato Effetto Verigo-Bohr. 

Respirazione interna o cellulare

Siccome l’anidride carbonica non l’assimili dall’aria inspirata devi far si che le tue cellule continuino a produrla.

Come puoi fare per ottenere questo? 

Facendo un’attività motoria regolare rimanendo però sotto la soglia anaerobica e riaddestrando il tuo modo di respirare.  

Ti accorgi di oltrepassare questa soglia quando hai l’impellente necessità di respirare dalla bocca. Da questo momento in poi inizi ad aumentare a dismisura la frequenza e il volume respiratorio entrando in affanno.

Quando oltrepassi questo limite il processo di produzione energetico diventa quello anaerobico, senza produzione di acido lattico per i primi 10’’ e con produzione di acido lattico per sforzi intensi e più prolungati. L’ossigeno è assente e tanto meno l’anidride carbonica. 

L’aumento dell’acido lattico inoltre non giova al tuo organismo poiché lo acidifichi innescando iperventilazione per eliminare l’acido in eccesso (l’anidride carbonica è un componente acido). L’organismo non produce più CO2 con conseguente diminuzione dell’ossigenazione cellulare. Entri in un circolo vizioso che a lungo andare non favorisce il tuo benessere. Quando svolgi l’allenamento in questo modo il tuo rendimento è molto al di sotto delle tue reali possibilità e al termine ti sentirai sfinito, con i muscoli rigidi e dolenti.

La regola per un’attività d’eccellenza è…respira sempre con il naso e varia i ritmi il più possibile.

Man mano che ti alleni a respirare con questo criterio riuscirai ad innalzare la tua soglia anaerobica migliorando la tua performance.  

Ti invito a provare, anche solo per curiosità o per spirito di contraddizione! 

Sono sicura che al temine della tua seduta in palestra o della tua corsa all’aria aperta non ti sentirai stravolto e senza forze ma avvertirai una sorta di piacevole rilassamento con la mente lucida e scattante. Questa è la riprova che tutto il movimento che hai fatto ha contribuito a nutrirti e non a mandarti in carenza. Le tue cellule si sono riempite di ossigeno e stanno lavorando a pieno regime. Il tuo corpo e la tua mente hanno ottenuto la medaglia d’oro per il benessere conquistato.  

Luigina Fortis

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